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Formazione

La formazione è un elemento fondamentale nella qualificazione del Volontario, specialmente di Protezione Civile, a vengono sempre più richieste competenze e professionalità in ogni scenario d’azione.

La padronanza delle tecniche di intervento, corroborata dalla piena consapevolezza della propria preparazione e competenza, consentono di prestare efficacemente la propria opera anche nelle situazioni più critiche mantenendosi sempre e comunque in condizione di sicurezza.

Il percorso di formazione dei Volontari inizia con un corso base trasversale (propedeutico alla dichiarazione di operatività e registrazione nei ruolini di Protezione Civile), articolandosi poi in una serie di percorsi specialistici in molteplici ambiti.

Per alcune particolari abilitazioni è poi necessario periodicamente riconfermare la propria competenza attraverso corsi di aggiornamento o esercitazioni dedicate.

I primi corsi normalmente affrontati nel percorso di formazione dei nuovi Volontari vertono su argomenti trasversali, fornendo una base cognitiva adeguata ad affrontare le situazioni maggiormente ricorrenti: 

Il primo corso disponibile riguarda la formazione base dei nuovi volontari.

Il corso è articolato in sette moduli, che introducono i principali concetti e presentano le attività e l’organizzazione del Sistema di Protezione Civile, il tutto accompagnato da video-interviste ai volontari, ai tecnici, agli amministratori e ai rappresentanti delle strutture del soccorso e della ricerca.

I sette moduli del corso base (in fase di emergenza pandemica erogato in e-learning) sono:

  1. Da cittadino a volontario di Protezione Civile
  2. Il sistema di Protezione Civile
  3. Le strutture operative nazionali del sistema di Protezione Civile
  4. La comunicazione in Protezione Civile
  5. I rischi
  6. La gestione dell’emergenza
  7. Le specializzazioni del volontario.

Questo corso tratta della gestione di emergenze idrauliche.

Il corso, teorico/pratico con esercitazioni sul campo, introduce ai principali concetti idraulici alla base della realizzazione di una catena di pompaggio bilanciata, la valutazione dei rischi in scenari a rischio idro-geologico, difesa di argini e sicurezza in ambiente acquatico.

Si prefigge di fornire le conoscenze necessarie per intervenire in situazioni di emergenza idrogeologica ottemperando agli obblighi di formazione, informazione e addestramento, favorendo l’acquisizione da parte dei discenti di una preparazione teorica e tecnica e soprattutto di una capacità pratica nel corretto utilizzo di attrezzature e dpi specifici.

Tratta gli argomenti:

  1. Principi di idrodinamica – idraulica – idrostatica. Principio funzionamento motopompe/elettropompe – Uso delle motopompe in attività di protezione civile – Progettazione e gestione di una catena di motopompe
  2. Rischio Idrogeologico – Dissesto idrogeologico – Alluvioni, esondazioni, inondazioni – storia delle piene – Aree Golenali.
  3. Cenni di meteorologia – eventi meteo estremi – allerte meteo – Stazioni di rilevamento idro e sistema di misurazione – Direttiva alluvioni e PEC in Regione Lombardia
  4. Morfologia dei corsi d’acqua – idrografia del territorio – fasce PAI – Natura e funzioni degli argini – aree golenali – Rischi connessi agli argini, rilevazioni e metodi di intervento.
  5. Assistenza e sicurezza in acqua – DPI rischio idrogeologico e sicurezza sugli interventi operativi.
  6. Tecniche e realizzazione degli interventi idraulici (fognature e vasche di prima pioggia) – Tecniche di realizzazione degli interventi manuali.
  7. Tecniche e interventi di opere in ambito idrogeologico: argini, coronelle, ecc. – Protezione degli argini e Sopraelevazione degli argini in emergenza

OBIETTIVI FORMATIVI

Fornire le adeguate conoscenze per:

  1. Corretto utilizzo della motosega, del decespugliatore e dei loro accessori nelle diverse situazioni pratiche di recupero
  2. Abbattimento – sramature di essenze arboree (elementi di botanica)
  3. Corretta manutenzione delle attrezzature
  4. Utilizzo appropriato dei DPI indispensabili a svolgere in sicurezza gli interventi in situazioni di emergenza, anche in presenza di condizioni meteo avverse e corsi d’acqua
  5. Conoscenza degli scenari di possibile intervento in protezione civile
  6. Primo soccorso legato al contesto
  7. Conoscenza delle “Linee guida del DPC del 2015” e delle schede tecniche allegate, in relazione all’uso della motosega e decespugliatore.

Il numero annuale di denunce di scomparsa persone presentate in Italia agli organi di Polizia è impressionante, arrivando ad oltre 13.500 all’anno.

Le motivazione possono essere molteplici, dall’abbandono volontario del proprio domicilio alla incapacità di ritrovare la strada di casa per le persone più fragili.  In questo caso la rapidità di intervento e l’attivazione delle squadre di ricerca nell’immediatezza della scomparsa fanno realmente la differenza, specialmente con condizioni meteorologiche inclementi.

La ricerca di persone scomparse normalmente non è un compito specifico della Protezione Civile, ma sempre più frequentemente la Prefettura richiede il contributo di una o di più organizzazioni di volontariato che dia ausilio alle forze di polizia, ai vigili del fuoco od al soccorso alpino.

Per permettere ai volontari delle Organizzazioni (OdV), e soprattutto ai loro responsabili, di offrire un servizio efficace, è necessario conoscere alcuni concetti ed argomenti non sempre a messi a disposizione della componente volontaria.

Viene quindi usualmente considerato come pre-requisito la frequentazione di un corso di orientamento, per acquisire una conoscenza degli elementi essenziali relativi a:

  1. cartografia, curve di livello e quote, rappresentazione terrestre, topografia
  2. orientamento e utilizzo delle principali tecniche per determinare una posizione sul terreno, anche riferite all’uso del GPS
  3. Utilizzo a livello almeno basico le principali coordinate in uso in Italia, in relazione agli apparecchi GPS e la cartografia topografica Regionale e Nazionale, di